Nonostante credessi il contrario mi sono reso conto subito che più che seguire la scia delle ultime commedie pure (Fratello Dove Sei, Prima Ti Sposo E Poi Ti Rovino) Burn After Reading segue direttamente l'altro filone dei Coen e più precisamente Non E' Un Paese Per Vecchi. Ne ha il medesimo impianto, la medesima visione di mondo caotica e inspiegabile e la medesima tipologia di intreccio violento, tutto focalizzato su un bene (lì i soldi qui un CD) che ad un certo punto diventa puro pretesto (il McGuffin) per mostrare le diverse reazioni umane allo sconvolgimento del proprio equilibrio. Solo che ovviamente Burn After Reading opta per una visione ironica dei medesimi fatti.
Con tutta probabilità sarebbe possibile rigirare anche Non E' Un Paese Per Vecchi in chiave comica, senza modificare in nulla la storia e i significati del film. E' solo una questione di forma.
I Coen oscillano tra le loro passioni i loro stili e probabilmente anche ciò che gli conviene (le commedie solitamente vanno meglio e attraggono di più i favori del pubblico) ma rimane invariato il momento che vivono, le cose pensano e che decidono di veicolare con il cinema.
E' sempre presente infatti la visione violenta della vita reale, che è l'unica autentica eredità lasciata dal pulp e dagli anni '90. Uccisioni molto violente mostrate in maniere esplicite ma sempre ironiche (anche nei film più seri) in contesti che solitamente non sono le sedi della violenza e spesso perpetrate con mezzi "alternativi", cioè armi non convenzionali come bastoni, chiavi inglesi, compressori ecc. ecc. Proprio nel senso di violenza del quotidiano, che avviene in fretta e con quello che si ha a disposizione come nei fatti di cronaca. In questo il massimo topos coeniano è l'uomo in calzini, ciabatte, mutande, canottiera e vestaglia che va a farsi giustizia con violenza.
Divertente infine come tendano spesso a saltare i momenti topici. Sia in Non E' Un Paese Per Vecchi che in questo film c'è una morte molto importante (tra le tante) e non è mostrata ma raccontata da qualcun altro oppure mostrata solo dopo l'avvenimento, quando solitamente l'uccisione di un personaggio tra i protagonisti è un momento di punta del climax narrativo che come tutti i momenti topici offre mille possibilità di "fare la differenza" ovvero rispettare o tradire le aspettative del pubblico, aderire o distanziarsi dal solito. I Coen invece lo fanno raccontare come nella tragedia greca dove il coro annuncia le morti.
Ah! E finalmente Brad Pitt è bravo sul serio. Ma tanto i Coen fanno recitare bene tutti...
Con tutta probabilità sarebbe possibile rigirare anche Non E' Un Paese Per Vecchi in chiave comica, senza modificare in nulla la storia e i significati del film. E' solo una questione di forma.
I Coen oscillano tra le loro passioni i loro stili e probabilmente anche ciò che gli conviene (le commedie solitamente vanno meglio e attraggono di più i favori del pubblico) ma rimane invariato il momento che vivono, le cose pensano e che decidono di veicolare con il cinema.
E' sempre presente infatti la visione violenta della vita reale, che è l'unica autentica eredità lasciata dal pulp e dagli anni '90. Uccisioni molto violente mostrate in maniere esplicite ma sempre ironiche (anche nei film più seri) in contesti che solitamente non sono le sedi della violenza e spesso perpetrate con mezzi "alternativi", cioè armi non convenzionali come bastoni, chiavi inglesi, compressori ecc. ecc. Proprio nel senso di violenza del quotidiano, che avviene in fretta e con quello che si ha a disposizione come nei fatti di cronaca. In questo il massimo topos coeniano è l'uomo in calzini, ciabatte, mutande, canottiera e vestaglia che va a farsi giustizia con violenza.
Divertente infine come tendano spesso a saltare i momenti topici. Sia in Non E' Un Paese Per Vecchi che in questo film c'è una morte molto importante (tra le tante) e non è mostrata ma raccontata da qualcun altro oppure mostrata solo dopo l'avvenimento, quando solitamente l'uccisione di un personaggio tra i protagonisti è un momento di punta del climax narrativo che come tutti i momenti topici offre mille possibilità di "fare la differenza" ovvero rispettare o tradire le aspettative del pubblico, aderire o distanziarsi dal solito. I Coen invece lo fanno raccontare come nella tragedia greca dove il coro annuncia le morti.
Ah! E finalmente Brad Pitt è bravo sul serio. Ma tanto i Coen fanno recitare bene tutti...
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