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Thursday, November 11, 2010

Maschi contro Femmine (2010)di Fausto Brizzi

Io Fausto Brizzi lo stimo. Ma sul serio non per finta o in maniera ironica. Non lo stimo come regista certo, nè tanto come sceneggiatore (al suo attivo di carino per davvero ha solo Notte Prima Degli Esami, fine), quanto come uomo di cinema nel senso più ampio che si può dare alla locuzione. Quel senso talmente ampio e sconfinato che non solo esce dal set, dalla sala e dall'Home Video ma arriva fino alle estreme regioni della promozione e della commerciabilità di un prodotto filmico.
Le idee di Fausto Brizzi e di tutto il suo team (già il solo fatto di avere una mini-factory la dice lunga) ovvero principalmente Massimiliano Bruno e Marco Martani, ruotano sempre intorno ad un'idea di cinema che non si esaurisce nella sala ma che è un vero evento mediatico, capace di contaminare molte emittenze diverse, fino (alla fine) ad arrivare in televisione, quando invece tutto il resto del cinema italiano pensa alla sala e alla tv. Fine.

Maschi contro Femmine setta di fatto un nuovo standard nella pensabilità di un prodotto filmico. Almeno per il cinema italiano. Si tratta del primo di due film (il secondo Femmine contro Maschi esce tra qualche mese) girati assieme per risparmiare e con il medesimo cast, ma qui sta già la prima mossa. In Maschi contro Femmine ci sono 4 storie che si incrociano, tutte giocate sulla battaglia tra i sessi, ci sono quindi 8 personaggi principali più vari amici, parenti e conoscenti che fanno da spalle. Nel prossimo quelli che erano spalle in questo diventano principali e quelli che erano principali diventano spalle. Stesso cast quindi ma nomi diversi sui cartelloni.

Maschi contro Femmine è dunque un vero "due film in uno", una fatica e doppio incasso. Ma non si ferma al cinema come detto. C'è il videoclip di Francesco Baccini che ha scritto la (terribile) canzone che apre il film, girato ovviamente da Brizzi in cui figurano gli attori, c'è il libro scritto dagli sceneggiatori (tra cui figura anche Pulsatilla, in un tentativo estremo di rendere il prodotto decente), c'è la storia per Topolino scritta da Brizzi e via dicendo. Tutto punta al film, cioè tutto lo promuove eppure tutto è "autoliquidante", ovvero genera un proprio reddito. Tutto è insieme prodotto a sè e strategia promozionale. Tutto moltiplicato per due.

Alla fine com'è il film? Appena decente perchè lasciato alle individualità. Cortellesi, De Luigi e compagnia ci mettono il loro, usano il loro umorismo e fanno funzionare a cazzotti un ingranaggio altrimenti spento e scialbo, lontano anni luce dalla freschezza di Notte Prima Degli Esami.
n Maschi contro Femmine la coralità estrema, espansa ed esagerata, soffoca il film. Non c'è idea di sceneggiatura, nè tantomeno di regia che possa reggere tante storie e tanta carne al fuoco, l'unica possibilità è giustapporle e raccontarle come si racconta un aneddoto. Gli attori facciano il resto.

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