Arriva dall'Islanda una serie che è un caso strano della Rete. Girata in inglese per il pubblico mondiale (le poche parti in islandese sono infatti già sottotitolate), vanta anche una introduzione di Steven Schirripa, attore noto per la partecipazione a I Soprano, e si tratta in sostanza di un prodotto ad alto budget girato dall'islandese Olaf de Fleur Johannesson, già regista di diversi documentari per il cinema, incentrato sul tema fascinoso del "lavoro" degli angeli.
Leggendo la trama e guardando un episodio a caso della serie (ora arrivata al settimo) ci si rende conto immediatamente dell'elevato livello qualitativo. La scelta che è stata fatta anche a livello produttivo è chiara. CircleDrawers è un lavoro professionale in tutti sensi e si pone senza dubbio come un prodotto di serie A eppure non raccimola quello che dovrebbe. Nonostante un posizionamento su Blip e uno su YouTube, la presenza su Facebook e tutta una serie di iniziative di passaparola, non riesce ad attrarre i visitatori che meriterebbe e che indubbiamente (dato il tipo di produzione) sta cercando.
Leggendo la trama e guardando un episodio a caso della serie (ora arrivata al settimo) ci si rende conto immediatamente dell'elevato livello qualitativo. La scelta che è stata fatta anche a livello produttivo è chiara. CircleDrawers è un lavoro professionale in tutti sensi e si pone senza dubbio come un prodotto di serie A eppure non raccimola quello che dovrebbe. Nonostante un posizionamento su Blip e uno su YouTube, la presenza su Facebook e tutta una serie di iniziative di passaparola, non riesce ad attrarre i visitatori che meriterebbe e che indubbiamente (dato il tipo di produzione) sta cercando.
No comments:
Post a Comment