Misteri del premio del pubblico al Festival Del Film di Roma

Nonostante diverse richieste di parlare con qualcuno sembra impossibile fare vera chiarezza sui meccanismi del concorso del Festival Del Film di Roma.
Quello che si sa è che ci sono due categorie principali di premi: quelli dati da una classica giuria (miglior film, attore e attrice) e quello per il miglior film dato dal pubblico. E proprio questa seconda categoria pone dei problemi di ordine logistico (anche perchè non si sa quanto sia considerata importante dall'organizzazione).

A votare è qualsiasi spettatore veda anche solo un film. All'entrata di ogni proiezione infatti viene consegnata una scheda con 5 codici a barre, finito il film si gratta la parte terminale di quello corrispondente al voto che si vuole dare (appunto da 1 a 5) per scoprire sotto la patina del classico Gratta E Vinci la parte terminale del suddeto codice a barre. Lo si espone in una delle tante macchine in grado di leggerlo sparse per l'auditorium e questa registra il voto.

L'idea di un voto davvero popolare è interessantissima ma come avrete capito dal meccanismo si pongono subito delle questioni alle quali nessuno sembra voler o poter rispondere.

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La prima e la più facilmente risolvibile è quella dei numeri, ovvero sicuramente più persone vedranno L'Uomo Che Ama (con Favino e la Bellucci) rispetto a quante vedranno il film kazako Baksy, dunque per ammortizzare questa stortura il voto finale (summa di tutti quelli individuali) sarà calcolato attraverso una media ponderata che tenga conto del diverso numero di votanti, anche se non è chiaro esattamente come.

La seconda e più importante è relativa non solo alla differenza di numero di spettatori ma a come questa influisca sui voti. Un pubblico molto numeroso tenderà (ho detto TENDERA') a portare il voto verso l'equilibrio, cioè ci saranno talmente tante persone che sarà più facile avere un'eterogeneità di pareri; al contrario un pubblico ristretto (e quindi settorializzato) porterà facilmente a giudizi estremi.

Mi spiego meglio. Appaloosa dato il grande numero di spettatori che raccoglie sicuramente avrà giudizi positivi e negativi (non in numero pari certo) che un po' mitigheranno il voto finale, un film come L'Artista invece essendo fatto da sconosciuti e di provenienza argentina attirerà un pubblico di nicchia che ne rimarrà inmedia sicuramente molto soddisfatto e gli darà voti molto alti. O ancora più per estremo, se in concorso venisse Tsukamoto (come capitò gli altri anni) a vederlo ci andrebbero moltissimi fan accaniti che gli darebbero il massimo dei voti.
A questo punto che succede? Come si potranno equilibrare le ovazioni che arriveranno dal pubblico ristretto di un cineasta di nicchia con i mille pareri discordanti di un film dai grandi numeri?

Se non ci fosse nessun modo allora vince di sicuro L'Artista.