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Wednesday, September 3, 2008

Per un mondo del cineblogging più pulito

Che i Licaoni avessero una passione per me lo si sapeva (e io per loro del resto), le loro tipiche invettive e acute critiche mi bersagliano da tempo. Non che si tratti di capisaldi della critica al critico sia ben chiaro, però a tratti esprimono una loro idea di critica (ma solo a tratti). A tale riprova ecco qui una vera chicchetta dal loro sito: il vademecum del Recensore Nioliano.
Ah dimenticavo! Probabilmente scritto da un uomo.
1. Apertura con frase ad effetto: "Che XXX non fosse un genio lo dicevo da tempo" (sostituire a XXX il nome di un regista a piacere. L'importante è che abbia una media IMDB superiore alle 8,3 stellette)

2. Mettere in risalto espedienti ricorrenti nell'opera di un regista a conferma del proprio occhio fino e attento. E' possibile includere semplici artifici tecnici trasversali ad ogni cineasta dell'universo oppure piccoli "tic" dell'autore , l'importante è spacciarli per caratterizzazione stilistica.

3. Mai sperticarsi in lodi. Mai eccedere in critiche. Mantenere sempre un contegno: "E' un film straordinario; certo, non un capolavoro" o viceversa: "E' un film inguardabile, ma con qualche scena realmente entusiasmante". Questo fa molto critico distaccato e quindi oggettivo e quindi bravo.

4. Buttare nella mischia ogni tanto l'espressione: "Nel film c'è/non c'è un'idea di cinema" giusto per dare spessore a un giudizio basato altresì sull'opinione soggettiva (ma la soggettività non è propria del bravo critico. Vedi punto 3).

5. Individuare i più prelibati bocconi cinematografici etichettandoli come "chicca®", "vera chicca®" o "autentica chicca®" a seconda del grado di eccellenza. Individuare il bello e donarlo agli altri come un gaio dispensatore di caramelle serve infatti ad aumentare la propria amabilità.

6. Inserire qua e là del maschilismo strisciante. La topa è nemica del Bravo Recensore; meglio evitarla.
Si accettano eventuali nuovi contributi, uno mi permetto di farlo io:
7. Usare sempre un avverbio prima degli aggettivi. Mai "Bello" ma sempre "Inaspettatamente bello" oppure mai "divertente" bensì "orgogliosamente divertente".

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