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Thursday, July 3, 2008

Hellboy (id., 2004)di Guillermo Del Toro

Che tutti me ne avevano parlato entusiasticamente e invece è molto ordinario. Non brutto per carità, e nella sua categoria se ne possono trovare di cose indegne, ma ordinario. Specialmente calcolando le personalità che ci hanno lavorato.

Più che altro sembra proprio un film anni '90, sia per scrittura che per come è girato (con tutti quei cavi a tirare la gente per farla volare...), fatto almeno apparentemente con un budget inferiore agli standard cinefumettistici.

Però poi c'è Guillermo Navarro, vero deus ex machina dei film di Del Toro che prima o poi voglio vedere al lavoro senza il suo fido direttore della fotografia che crea quegli ambienti pazzeschi. Ci sono i nazisti (che sono un'altra bella ossessione di Del Toro) e ci sono gli occhi (senza palpebre, spostati, levati, mangiati ecc. ecc.).

Che poi la storia in sè è l'ennesima rielaborazione (in chiave smielata) dell'estetica noir: uomo duro, cinico e perduto che però è perso per una donna per la quale farebbe, e effettivamente fa, qualsiasi cosa. Lui ha anche un trench e fuma...
Però quando alla fine lei si incendia abbracciata a lui mi ha comprato. Sono onesto. Lo ammetto.
E ammetto anche quando ho capito chi è che fa Hellboy, cioè chi è Ron Perlman sono impazzito. Un vero mito. Un operaio del cinema.

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