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Tuesday, July 1, 2008

Doomsday (id., 2008)di Neil Marshall

Doomsday praticamente sarebbe 28 Giorni Dopo che incontra Fuga Da New York, che incontra Mad Max che incontra L'Armata Delle Tenebre. Una cosa esilarante, se non fosse che è seria. Però alla fine fa ridere lo stesso.

Non ho visto Dog Soldiers nè The Descent, le altre due opere di Neil Marshall ma questo tocca delle punte di bassezza uniche. Tutto è fatto per stupire ma nulla stupisce. Del resto come potrebbe stupirmi del fatto che dei reietti confinati in Scozia dopo 25 anni di isolamento sono diventati dei punk che graffitano i muri e girano su motociclette prese da Ken il Guerriero e bus modificati presi da Strade di Fuoco?
Come potrei stupirmi del fatto che i suddetti punk fanno festini con musica malevola e donne scosciate? Sembra un qualsiasi rave scozzese (davvero!).
Come potrei stupirmi (positivamente) che un'altra parte dei reietti è tornata al medioevo (sic!) con tanto di armature, vestiti (evidentemente cuciti per l'occasione data la cura con sui sono realizzati), vetrate istoriate, balle di fieno per cavalli e recupero dei castelli scozzesi?

Il risultato è ovviamente la risata grassa quando entra in scena in cavaliere nero, quando la prigioniera è legata dai punk con delle manette pelose rosa, quando si scorge in fondo alla stanza delle torture l'uomo inguainato di pelle di Pulp Fiction e quando alla fine scoprono una mega Bentley attrezzatissima e scappano sull'autostrada.

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