.:[Double Click To][Close]:.
Get Paid To Promote, Get Paid To Popup, Get Paid Display Banner




Sunday, April 27, 2008

Control (id., 2007)di Anton Corbijn

Il fatto se un film sulla vita di un musicista debba avere o meno una grande parte musicale è sempre argomento di dibattito, da un lato c'è infatti l'esigenza di raccontarne la vita, dall'altro quello di spiegare, mostrare e veicolare i suoi valori attraverso ciò che ha espresso (quindi la musica).
Il risultato, come è evidente, è che occorre un'intelligenza ed un'abilità non comuni per raccontare un grande musicista, specialmente quando ci si deve confrontare con i fan e assicurarsi (come è ragionevole fare) che non rimangano delusi dalla ricostruzione.
Personalmente odio i biopic e trovo che, tranne casi rari, siano abbastanza stupidi e malfatti, che insistano sempre troppo sulla vita privata, quasi sempre priva di eventi realmente interessanti, e che non riescano mai a raccontare il professionista prima dell'uomo (che è poi il motivo percui quella particolare figura è passata alla storia).

Riassunto di tutto questo è Control, film su Ian Curtis, leader dei Joy Division morto a 24 anni, girato in un ruffianissimo bianco e nero molto curato e contrastato e tutto centrato sui deliri interiori del protagonista e poco sulla musica.
La scelta di Corbijn dunque è di lasciare la musica in secondo piano. Non si comprende l'originalità della band, non se ne capiscono i motivi del successo nè è chiaro perchè Ian Curtis sia osannato dalle folle.
E' però raccontata con dovizia di particolari la sua vita privata, con un senso poetico abbastanza ridicolo che mitizza il quotidiano e anche lo squallido (i piccoli e grandi tradimenti, il rapporto con la moglie e con la band).

Non mitizzare eccessivamente la figura, renderla umana e terrena poteva essere una scelta in grado di pagare, ma sinceramente non è stato così. L'esigenza di creare a tutti i costi (ed è un'operazione che comincia fin dal bianco e nero) una dimensione sentimental-romantica intorno ad ogni elemento della storia è abbastanza stucchevole e non fa che appesantire una storia che di suo è anche priva di grossi eventi.

No comments:

Post a Comment