Che non sia possibile creare un cult a tavolino non c'è neanche bisogno di dirlo e che tornare sui propri passi e i propri successi a decenni di distanza sia un'operazione perdente in partenza anche mi sembra superfluo.
Tuttavia se si vuole fare un raffronto con gli altri film del "nuovo trash" (quello confezionato su misura e non spontaneamente pecoreccio) almeno L'Allenatore Nel Pallone 2 mantiene lo spirito dell'originale. Banfi ce la mette tutta per recuperare con dovizia di particolari il suo repertorio di facce ed espressioni classiche, assieme a quelle di "e" al posto delle "a", e sono recuperati anche tutti i personaggi del precedente film (tranne Sammarchi).
Certo c'è la solita eccessiva nostalgia del voler ricordare in ogni dialogo i bei tempi andati e i fatti del primo film che un po' stucca. Tuttavia mi dà l'idea che gli amanti del primo (categoria nella quale non rientro) se non si aspettano troppo un po' di soddisfazione la possono trovare.
Più invadenti del primo film le partecipazioni dei calciatori, cosa che sottolinea anche come cambiando i tempi sia cambiata la figura del calciatore, più star che in passato, più personaggio mediatico e quindi più propenso a fingere di recitare.
Interessanti davvero solo due cose extra-filmiche.
La prima è il fatto che per aggirare la difficoltà di filmare partite di calcio viene adottato uno stratagemma VERAMENTE trash. Oltre alle solite inquadrature ravvicinate delle partite fatte con attori che impersonano calciatori (girate malissimo come nel primo, forse anche apposta), ci sono anche brevi riprese (probabilmente di Sky) di partite vere. Avendo appositamente disegnato le maglie della Longobarda come quelle di altre squadre si riesce, prendendo solo immagini da lontano, a dare l'illusione che una delle squadre in campo appunto sia quella di Canà. Ad esempio quando giocano contro la Roma sono in maglia bianca e viene mostrato un gol fatto da Mexes al Milan (che giocava in maglia bianca) spacciandolo per un gol alla Longobarda.
La seconda cosa interessante è la necessaria transizione della figura di Banfi che nonostante recuperi il suo personaggio anni '70 non lo può fare al 100% perchè del tempo è passato e le cose non possono più essere come prima. Non può essere cioè trascurato il successo della sua figura come Nonno d'Italia, percui il personaggio Canà ne esce trasformato e a tratti più simile al nonno di Un Medico In Famiglia, attento ai nipoti ecc. ecc.
Tuttavia se si vuole fare un raffronto con gli altri film del "nuovo trash" (quello confezionato su misura e non spontaneamente pecoreccio) almeno L'Allenatore Nel Pallone 2 mantiene lo spirito dell'originale. Banfi ce la mette tutta per recuperare con dovizia di particolari il suo repertorio di facce ed espressioni classiche, assieme a quelle di "e" al posto delle "a", e sono recuperati anche tutti i personaggi del precedente film (tranne Sammarchi).
Certo c'è la solita eccessiva nostalgia del voler ricordare in ogni dialogo i bei tempi andati e i fatti del primo film che un po' stucca. Tuttavia mi dà l'idea che gli amanti del primo (categoria nella quale non rientro) se non si aspettano troppo un po' di soddisfazione la possono trovare.
Più invadenti del primo film le partecipazioni dei calciatori, cosa che sottolinea anche come cambiando i tempi sia cambiata la figura del calciatore, più star che in passato, più personaggio mediatico e quindi più propenso a fingere di recitare.
Interessanti davvero solo due cose extra-filmiche.
La prima è il fatto che per aggirare la difficoltà di filmare partite di calcio viene adottato uno stratagemma VERAMENTE trash. Oltre alle solite inquadrature ravvicinate delle partite fatte con attori che impersonano calciatori (girate malissimo come nel primo, forse anche apposta), ci sono anche brevi riprese (probabilmente di Sky) di partite vere. Avendo appositamente disegnato le maglie della Longobarda come quelle di altre squadre si riesce, prendendo solo immagini da lontano, a dare l'illusione che una delle squadre in campo appunto sia quella di Canà. Ad esempio quando giocano contro la Roma sono in maglia bianca e viene mostrato un gol fatto da Mexes al Milan (che giocava in maglia bianca) spacciandolo per un gol alla Longobarda.
La seconda cosa interessante è la necessaria transizione della figura di Banfi che nonostante recuperi il suo personaggio anni '70 non lo può fare al 100% perchè del tempo è passato e le cose non possono più essere come prima. Non può essere cioè trascurato il successo della sua figura come Nonno d'Italia, percui il personaggio Canà ne esce trasformato e a tratti più simile al nonno di Un Medico In Famiglia, attento ai nipoti ecc. ecc.
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