E' ufficiale abbiamo raggiunto il medesimo livello tecnologico dei Predator. Nei 20 anni passati da quando Schwarzenegger bastonò un loro esemplare (atto con il quale si è guadagnato il governo di uno stato), pare non si siano evoluti tecnologicamente mentre noi si. Ancora stanno con i puntatori e i led anni '80. Hanno solo le astronavi più di noi.
Per il resto c'è un polpettone confusissimo, che tenta di salvarsi con una fotografia esageratamente e immotivatamente "poetica", nel quale dei giovani maschi americani vanno dietro a giovani femmine americane sullo sfondo di razze aliene che se la danno di santa ragione senza motivo e il governo fa saltare tutti in aria.
Del resto alla regia ci sono due supervisori agli effetti speciali....
Siamo chiaramente oltre il reame della fantascienza (genere nobilissimo) e dentro quello del cinema di suspense di bassa lega che cerca in ogni modo di soddisfare nel pubblico la sete di reiterazione del piacere scatenato dai film originali. E per farlo (senza riuscirci) non fa economia di espedienti umilianti per la produzione e per il pubblico stesso.
La cosa che dispiace veramente è vedere, alla fine di tutto, il nome di Giger sullo schermo, che poverino non centra nulla.
La frase del film: "Ma cosa diavolo sta succedendo?" - "Lo saprò quando l'avrò capito".
Data la rilevanza storico-cinematografica del film siamo pieni di contenuti extra (il che la dice lunga sulla piega che sta prendendo questo blog).
LO SCORE
L'APPROFONDIMENTO (!!!)
Per il resto c'è un polpettone confusissimo, che tenta di salvarsi con una fotografia esageratamente e immotivatamente "poetica", nel quale dei giovani maschi americani vanno dietro a giovani femmine americane sullo sfondo di razze aliene che se la danno di santa ragione senza motivo e il governo fa saltare tutti in aria.
Del resto alla regia ci sono due supervisori agli effetti speciali....
Siamo chiaramente oltre il reame della fantascienza (genere nobilissimo) e dentro quello del cinema di suspense di bassa lega che cerca in ogni modo di soddisfare nel pubblico la sete di reiterazione del piacere scatenato dai film originali. E per farlo (senza riuscirci) non fa economia di espedienti umilianti per la produzione e per il pubblico stesso.
La cosa che dispiace veramente è vedere, alla fine di tutto, il nome di Giger sullo schermo, che poverino non centra nulla.
La frase del film: "Ma cosa diavolo sta succedendo?" - "Lo saprò quando l'avrò capito".
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