L'informatica low cost è un mio pallino da tantissimo e il fatto che finalmente stia emergendo come merita non può che riempirmi di gioia. E più che altro mi sembra davvero un segnale di qualcosa di più grande che coinvolge anche la smaterializzazione dell'intrattenimento online.
In particolar modo ci sono due oggetti che stanno attirando la mia attenzione in maniera maniacale, uno è il richiestissimo eee PC della Asus, un computer portatile minuscolo dotato di connettività WiFi, Webcam e mouse touchpad e un po' prese tra ethernet e USB ma nessun drive disc che costa 299€ e che è al momento introvabile date le richieste. Monta sistema operativo Linux ed è perfetto per fare l'essenziale in viaggio, non pesa nulla e si infila dove volete con praticità (nel mio ultimo viaggio la borsa del portatile pesava più di quella dei vestiti, giuro!).
L'altro è più coerente con questo blog ed è Flip, un videocamera grande quanto un telefonino, ma che fa solo quello. Ancora di più non ha zoom, non ha funzioni, non ha impostazioni, non ha nulla. Ha un pulsante che fa iniziare e finire la registrazione, disco rigido interno da 1 o 2 Gb (30 o 60 minuti) e una presa USB per collegare tutto al pc (compreso un software di editing primordiale).
La risoluzione è quella da televisione (640x480 e 30fps) e la qualità è molto buona. Il prezzo è 180€.
Ora non mi metto a parlare di queste cose per fare recensioni di cose che nemmeno ho provato, quanto per parlare di soluzioni low cost che non sono solo grandi idee ma che incontrano il mercato (l'eee PC lo voglio compare e non ci riesco).
Se elaboriamo queste soluzioni per i mercati in via di sviluppo (vedi Africa) e poi capiamo che siamo noi il target prediletto, questo può cambiare e di molto il paradigma tecnologico. Se da una parte infatti c'è Apple con i suoi computer (giustamente) molto costosi, dall'altra è necessaria una controparte economica.
Ma quest'economicità svela come ci sia (e stiamo scoprendo che è lo stesso nella fruizione musicale o cinematografica) un'esigenza di povertà, come la qualità non sia sempre richiesta o desiderata dalla massa. Come ci siano delle funzioni essenziali che valgono poco ma che sono desiderate.
Pagare una videocamera essenziale 178€ o un pc essenziale 299€ non è troppo diverso da desiderare musica anche in cattiva qualità ma gratuita o film in bassa risoluzione ma gratis. Crolla in questo modo il falso mito della qualità con il quale le aziende ci hanno scassato per anni giustificando scelte e rinnovi tecnologici. Il low cost segmenta in due direzioni ovvie il mercato, il basso e l'alto, lasciando Apple da una parte con la sua indubbia maggiore qualità e l'eee Pc dall'altra con le sue funzioni basilari. Sono i sistemi Microsoft che non si sa dove si collochino...
In particolar modo ci sono due oggetti che stanno attirando la mia attenzione in maniera maniacale, uno è il richiestissimo eee PC della Asus, un computer portatile minuscolo dotato di connettività WiFi, Webcam e mouse touchpad e un po' prese tra ethernet e USB ma nessun drive disc che costa 299€ e che è al momento introvabile date le richieste. Monta sistema operativo Linux ed è perfetto per fare l'essenziale in viaggio, non pesa nulla e si infila dove volete con praticità (nel mio ultimo viaggio la borsa del portatile pesava più di quella dei vestiti, giuro!).
L'altro è più coerente con questo blog ed è Flip, un videocamera grande quanto un telefonino, ma che fa solo quello. Ancora di più non ha zoom, non ha funzioni, non ha impostazioni, non ha nulla. Ha un pulsante che fa iniziare e finire la registrazione, disco rigido interno da 1 o 2 Gb (30 o 60 minuti) e una presa USB per collegare tutto al pc (compreso un software di editing primordiale).
La risoluzione è quella da televisione (640x480 e 30fps) e la qualità è molto buona. Il prezzo è 180€.
Ora non mi metto a parlare di queste cose per fare recensioni di cose che nemmeno ho provato, quanto per parlare di soluzioni low cost che non sono solo grandi idee ma che incontrano il mercato (l'eee PC lo voglio compare e non ci riesco).
Se elaboriamo queste soluzioni per i mercati in via di sviluppo (vedi Africa) e poi capiamo che siamo noi il target prediletto, questo può cambiare e di molto il paradigma tecnologico. Se da una parte infatti c'è Apple con i suoi computer (giustamente) molto costosi, dall'altra è necessaria una controparte economica.
Ma quest'economicità svela come ci sia (e stiamo scoprendo che è lo stesso nella fruizione musicale o cinematografica) un'esigenza di povertà, come la qualità non sia sempre richiesta o desiderata dalla massa. Come ci siano delle funzioni essenziali che valgono poco ma che sono desiderate.
Pagare una videocamera essenziale 178€ o un pc essenziale 299€ non è troppo diverso da desiderare musica anche in cattiva qualità ma gratuita o film in bassa risoluzione ma gratis. Crolla in questo modo il falso mito della qualità con il quale le aziende ci hanno scassato per anni giustificando scelte e rinnovi tecnologici. Il low cost segmenta in due direzioni ovvie il mercato, il basso e l'alto, lasciando Apple da una parte con la sua indubbia maggiore qualità e l'eee Pc dall'altra con le sue funzioni basilari. Sono i sistemi Microsoft che non si sa dove si collochino...
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